Gli itinerari proposti sono stati percorsi personalmente . Vista quindi la natura mutevole della montagna e delle condizioni atmosferiche vi raccomandiamo di verificare preventivamente lo stato e la percorribilità degli itinerari.
Orario inizio: 05/27/2018 08:37
Orario fine: 05/27/2018 15:04
Distanza: 10 km
Altitudine minima: 1122 m
Altitudine massima: 2569 m
Dislivello positivo: 1440 m
Dislivello negativo: -1441 m
Tempo di salita: 03:29
Tempo di discesa: 02:00
Link: altemontagne
Orario inizio: 05/20/2018 08:43
Orario fine: 05/20/2018 15:28
Distanza: 15,7 km
Altitudine minima: 898 m
Altitudine massima: 2072 m
Dislivello positivo: 1300 m circa
Dislivello negativo: -1300 m circa
Tempo di salita: 03:46
Tempo di discesa: 02:59
Note:Siamo partiti da Aune con l'idea di salire al Pavione. Il percorso è di una bellezza unica e forse ci siamo attardati troppo a guardare e fotografare, così arrivati alla forcella del Pavione, visti i grossi nuvoloni, abbiamo optato per il rientro percorrendo il sentiero "Circhi delle Vette" verso il Rif. dal Piaz e quindi per il sentiero Cai 801 e il Cammino delle Dolomiti.
Una deviazione su vecchi sentieri permette di evitare la risalita dell'ultimo tratto, ma dalla località Sorafontana la traccia non è evidente finchè non si è nel bosco, passa per i ruderi di Stalle Piaz e incrocia la forestale che porta a Croce D'Aune nei pressi di una Casera, attraversata la forestale si individua il sentiero e in breve al punto di partenza.
Note:Parcheggiato in località Col di Prà si prende il sentiero Cai 761 per casera Campigat, poco prima del ponte della Pita si devia a sx per Casera della Stua e subito dopo su un masso le indicazioni per la grotta. Il percorso è evidente e bollato rosso e giallo, lungo il sentiero troviamo un bel tratto di alberi abbattuti, una volta usciti su un pianoro "Colle di San Lucano" un paletto indica dove scendere per la grotta dove un vipera si infila velocemente nella tana, il sentiero ora è praticamente orizzontale, ci sono 3 staffe per agevolare alcuni passaggi, fare attenzione perchè quella singola è uscito uno dei due perni, stessa cosa per il cavo, poco prima della grotta è appeso solo in alto, ma una volta arrivati alla grotta il panorama ripaga di tutto, al ritorno una visita alla Cascata dell'Inferno che oggi dava spettacolo.
Per informazioni più dettagliate il seguente link:
Note:Una descrizione del percorso che eravamo intenzionati ad effettuare la si può trovare in girovagando in trentino, vista la quantità di neve ancora presente abbiamo quindi optato per un anello più breve che passando per le Cime di Salieri, scende per la Val Mendana. P.S.Lungo la strada di accesso si possono vedere degli enormi castagni.
Le streghe del Sasso Rotto
(Leggenda di Torcegno)
Moltissime erano le leggende che si raccontavano nei filò di Torcegno e che avevano per protagoniste le streghe. Si racconta che le streghe avevano la loro dimora ai piedi del Sasso Rotto, vicino ad una grande frana, che formava grotte profonde, in fondo alle quali scorrevano ruscelli che si gettavano nel laghetto d’Erze (oggi chiamato LAGO D’EZZE). Le streghe del Sasso Rotto erano al riparo da occhi curiosi e sempre pronte a far brutti scherzi agli uomini …..come gettare semi di gramigna su orti e campi. Organizzavano feste e banchetti, ai quali invitavano demoni e stregoni. Oggi sui prati del Sasso Rotto, ci sono ancora strani sassi tutti uguali, disposti uno accanto all’altro in cerchi. Se nella notte qualche pastore si dovesse perdere, basta che faccia entrare le sue pecore all’interno dei cerchi misteriosi, e il suo gregge sarà custodito fino al mattino seguente.Chissà se le streghe del Sasso Rosso ci vivono ancora.Certo che il cammino per salire fin lassù è lungo e faticoso per accertarsene.
Una leggenda trovata appesa sulla porta della Malga Sette Selle
Note: Partiti dal parcheggio del Castel Valdaier saliamo per lunga e comoda forestale fino alla casera Culet dove si trovano delle vecchie postazioni militari, il tratto di sentiero che porta alla casera Dimon è ancora invaso dalla neve, per fortuna portante, proviamo a salire verso Casera Montelago ma i versanti nord del Monte Dimon sono ancora carichi e il sentiero delle Farinarie, date le temperature, non ci sostiene. Al ritorno, per modificare un po' il giro e raggiungere la fontana del Signore, deviamo verso Casera Dimonut, per una traccia che perdiamo quasi subito, andando un po' ad istinto scendiamo ripidi in un bosco con delle conifere enormi. Arrivati alla Casera Dimonut "ruderi", riprendiamo la traccia per Casera Culet, poi sulla forestale fino all'altezza della Casera Montute di Mezzo dove scendiamo verso la Montute Bassa ed individuato il sentiero Cai 447,lo percorriamo trovando una frana subito dopo la Fontana del Signore, che riusciamo ad attraversare aiutandoci con il tubo dell'acquedotto che segue il tracciato del sentiero, infine usciamo nella forestale presso la Casera Questa Robbia e in breve al punto di partenza. P.S.evitare il sentiero Cai 447 o informarsi della percorribilità
